Il tampone vaginale: che cos’è?

Il tampone vaginale è un test di veloce esecuzione che può essere effettuato dal medico o dall’ostetrica e che ha lo scopo di verificare il tipo di infezione vaginale di cui soffre la paziente. Non si tratta di un esame di routine e viene eseguito sulla base della prescrizione dello specialista che desidera pronunciarsi su un’eventuale diagnosi di infezione. È consigliato in caso di perdenti abbondanti e anomale, prurito e bruciore, dolore durante i rapporti sessuali.
Il tampone vaginale è un esame che può interessare la parete interna della vagina (tampone vaginale), il collo dell’utero (tampone cervicale), l’uretra (tampone uretrale) e il retto (tampone rettale).

Il tampone vaginale: come si esegue?

Questo esame si esegue attraverso l’uso di appositivi che servono a raccogliere del liquido situato all’interno della vagina, sul collo dell’utero, nell’uretra e nel retto.
Nel caso del tampone rettale, l’esame viene effettuato soprattutto nelle ultime settimane di gravidanza, più precisamente attorno alla trentaseiesima settimana, per diagnosticare la presenza di Streptococco b emolitico, un batterio altamente trasmissibile al feto nel momento del parto.

Il tampone vaginale: come prepararsi?

Non vi è una vera e propria preparazione all’esame, ma è fondamentale che sia effettuato almeno tre giorni dopo la fine del ciclo mestruale, in assenza di terapia antibiotica e senza aver messo creme.

Il tampone vaginale e il pap test: qual è la differenza?

E’ molto importante non confondere il tampone vaginale con il pap test, in quanto il tampone viene utilizzato per diagnosticare la presenza di batteri, mentre il pap test è un test di screening che serve a diagnosticare lesioni precancerose del collo dell’utero.

Testo a cura della dott.ssa Sara Alessandrini

Presso Gruppo Ippocrate il tampone vaginale può essere effettuato tutti i giorni, dal lunedì al sabato, previo appuntamento, con refertazione in  48 ore circa.